Il lavoro di per sé può essere causa di stress per chiunque e in qualunque mansione o azienda.
Nel lavoro del venditore possiamo dire che l’ansia da prestazione è causa di stress o lo può diventare a tal punto che alcuni interrompono la carriera perché si sentono come “tritati”.
Solitamente, l’ansia da prestazione nasce da una poca fiducia in se stessi o meglio ancora da una percezione non corretta della propria attività, infatti, raramente sono ansie generate dall’oggettiva relazione tra numero di vendite che si è in grado di fare e il fabbisogno economico.
Lo stress nasce perché non analizziamo in maniera razionale le vendite effettuate e, quindi, non ci è chiaro cosa ci ha permesso la vendita.
Senza questa analisi ogni appuntamento e ogni giornata diventa un’incognita ed è per questo che razionalizzare il perché della avvenuta vendita ci permette, al prossimo appuntamento o alla prossima giornata, sebbene il cliente sia diverso, di sapere che si possono ricreare determinate condizioni e questo ci dà una linea guida da seguire; a questo punto l’ansia generata dalle incognite e dalle cose nuove scompare;
Chiaramente le linee guida vanno vestite come fa un sarto sul cliente.
La paura per il nuovo o l’ansia per ciò che è sconosciuto può essere gestita, così, creando un sistema personale che ci impedisce di vivere con stress o per lo meno lo diminuisce ed evita di farci dire “sono bollito” o “non ce la faccio più”.
Altro tipo di stress riguarda invece le aspettative che abbiamo verso noi stessi e gli altri, tanto che, spesso, sento dire frasi come le seguenti: “voglio dimostrare al mio capo (al mio responsabile o semplicemente al mio partner) quanto sono bravo”.
La verità è che non si deve dimostrare nulla a nessuno, una persona che sceglie di mettersi in gioco ha già dimostrato con i fatti che ha voglia di ottenere risultati.
Né il vostro capo, né voi (se siete dei leader) dovrete creare situazioni di questo tipo perché alla lunga non pagano e, anzi, complicano la crescita e la formazione di un gruppo solido.